Questo è un topic un po' vecchiotto. Speriamo che nel frattempo le cose siano migliorate!
A me queste storie ricordano tanto la mia ormai lontanissima adolescenza in cui a scuola ci vestivamo tutte più o meno uguali sentendoci più sicure, ma eravamo divise in gruppetti. C'erano le scapestrate e le normali (leggi: secchione). Io ero più nel gruppo delle normali da un punto di vista esteriore, ma non mi sentivo di appartenere a quel gruppo. Non volevo stare sola e non mi sento di giudicare una persona che non vuole sentirsi esclusa e infatti fisicamente non lo ero, ma dentro?
Ero lontana anni luce da tutti gruppi. In qualche modo ero sempre trasversale e non appartenevo a nulla. Ogni tanto mi divertivo con le scapestrate, ma loro non si fidavano di me perchè studiavo ed ero brava. Le secchione mi tolleravano, ma non si fidavano perchè ero troppo amica delel scapestrate per i loro gusti. In pratica non avevo amiche vere. Quelle sono venute molto dopo, ma anche lì la gente va e viene nella vita.
Io soffrivo molto nell'adolescenza di questa situazione di finta socialità.
Ci ho impiegato tanto ma tanto tempo a capire che c'era anche una certa componente di invidia. Una parte mi invidiava perchè perchè ero cmq brava e non mi facevo bocciare a ripetizione come loro. L'altra parte era invidiosa del mio (presunto) coraggio a trasgredire qualche regola della brava ragazza.
Secondo me se qualcuno va in crisi per delle sciocchezze va anche rispettato, cioè lasciato nel suo brodo. Quello si è scelto, quello è il suo livello, io non sono nessuno per dire a qualcun'altro che mi deve accettare per quello che sono. Se non ce la fa che non lo faccia. Ognuno nella vita si trova in un punto preciso e se non è contento sta alla persona cambiare, altrimenti se sta bene dove sta che ci stia.
L'adolescenza è un'età spesso molto ingrata e difficile e direi anche abbastanza intrisa di paura.
Le amiche adolescenti che ti emarginano se ti vesti lolita sono ragazze che hanno paura. Paura di non essere riconosciute come attraenti perchè stanno con una diversa, paura di vedere gli sciami di ragazzi allontanarsi da loro se si portano dietro una che non segue le regole del branco. Manco gli adolescenti fossero sto splendore da meritarsi tanto sforzo di piacere.
Escludono la pecora diversa prima di essere escluse loro. In qualche modo hanno già capito le regole di un gioco duro.
La cosa bizzarra è che le donne della mia età (sui 40 diciamo) stanno uscendo dall'uovo.
Ognuna a modo suo sta cercando di rivivere un po' di adolescenza, ma la testa è ben diversa.
Ti accorgi che quell'adolescente insicura te la sei portata dietro tutta la vita sotto il cappottino firmato che ti costa metà del tuo ridicolo stipendio quando lo trovi alle svendite e te le sei portata in equilibrio sopra i tacchi costosissimi che se vedi una pozzanghera ti viene male e dentro la borsetta firmata che con quei soldi ti facevi un viaggetto.
Sono donne che hanno studiato, lavorato tanto e hanno vissuto delusioni varie. Ogni epoca ha i suoi inganni. Magari credi davvero che se sei esteriormente in un certo modo allora le cose che fanno paura a tutti (tipo essere mollate/tradite dall'uomo, abbandonate dagli amici od alla famiglia, perdere il lavoro, perfino non ammalarsi...) non ti succederanno mai.
Ricordo bene che anni fa quando succedeva qualcosa di negativo a qualcuna le altre dicevano: "E vabbe', magari se l'è cercata" Ah sì? E come? Mettendo un vestito diverso? E' la paura che rende le persone così. Quando dopo aver aderito a tutti i crismi della società ti arrivano lo stesso le batoste, le stesse di quelle che se le sono "cercate" e a nessuno importa nulla se hai seguito sempre le "regole", se ti vuole dare una pedata nel c... perchè così gli fa comodo te la dà e basta. Quello è il momento in cui ti svegli e ti dici: "Ma allora io chi sono veramente?" e decidi di essere te stessa, se ancora sei capace di sentire la tua voce sotto quintali di caxxate che ti sei fatta mettere addosso.
Scusate il post prolisso